La società della conformità: un Nessun Luogo
La società della conformità: un Nessun Luogo
Oggi ci siamo completamente dentro, viviamo in un Nessun Luogo.
Ciò che Opeliu aveva previsto negli ormai lontani anni ’90 si è concretizzato davanti ai nostri occhi.
Il bosco si espande, le foglie nascondono il cielo e ci ritroviamo soli e senza speranza.
Che cosa è rimasto al servizio dell’uomo nella società in cui viviamo?
La scienza?
E’ business, siamo consumatori.
La medicina?
E’ business, siamo consumatori.
L’arte?
E’ business, siamo consumatori.
L’informazione?
Si è conformata a ciò di cui sopra.
La religione?
Si è conformata a ciò di cui sopra, almeno nella sua parte pubblica…
L’ultima frontiera sarà quella di conformare i pensieri…o ci sono già arrivati?!?
Gli abitanti del bosco dicono: “Il mare non esiste”, ma vivono in un inferno costruito con le loro stesse mani…
Stiamo dilapidando la storia, teniamoci stretto ciò che rimane perché è normale che una società così fatta non abbia un futuro…
Opeliu non si conforma però, perché il risultato sarebbe paura, angoscia e depressione. C’è una cosa che nessuno può portarci via: la volontà. Quella è solo nostra, e con quella possiamo aprirci alla speranza e alla libertà.
Costruite una barca e cercate il mare!
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